
Rossore, prurito e inflammazione oculare hanno una causa!
BLEFARITE DA DEMODEX
La blefarite è un'infiammazione delle palpebre che si manifesta con arrossamento, prurito, gonfiore e presenza di collaretti o squame lungo il margine delle palpebre. Questa condizione può essere cronica e colpisce spesso entrambe le palpebre. È il segno della disfunzione delle ghiandole di Meibomio, che si trovano alla base delle ciglia e sono responsabili della produzione di un olio che lubrifica l'occhio e che possono essere ostruite dal demodex, un acaro, che si moltiplica senza controllo. Quando queste ghiandole si ostruiscono o funzionano male, possono favorire la proliferazione di batteri.
I sintomi della blefarite includono irritazione, bruciore, sensazione di corpo estraneo e, talvolta, visione offuscata. La condizione può essere associata a problemi come rosacea o dermatite seborroica. La gestione della blefarite prevede una regolare igiene palpebrale con impacchi caldi e la pulizia delle palpebre con prodotti specifici per rimuovere detriti e croste. In alcuni casi, possono essere prescritti antibiotici o farmaci anti-infiammatori per alleviare i sintomi.

Cosa è il demodex?
Il Demodex è un genere di acari microscopici che vive comunemente sulla pelle di mammiferi, inclusi gli esseri umani. Esistono due specie principali che infestano la pelle umana: Demodex folliculorum e Demodex brevis. Entrambi si trovano principalmente nel follicolo pilifero e nelle ghiandole sebacee, specialmente nelle aree del viso come le palpebre, le guance e la fronte.
Dal punto di vista fisiologico, il Demodex ha un corpo allungato, semi-trasparente, che misura circa 0,3-0,4 mm, il che lo rende visibile solo al microscopio. La parte anteriore del corpo ospita quattro paia di zampe corte e affusolate, che utilizza per ancorarsi al follicolo pilifero. La parte posteriore del corpo è più sottile e allungata, priva di zampe, ed è adattata per vivere in ambienti stretti come i follicoli e le ghiandole.
Il ciclo vitale del Demodex è breve, circa 2-3 settimane, durante il quale si nutre principalmente di sebo e cellule epiteliali morte. Questo acaro è generalmente innocuo, ma in alcuni casi, come quando prolifera in modo anomalo o in persone con sistema immunitario compromesso, può contribuire a condizioni infiammatorie come la blefarite o la rosacea.


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